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Cosa resterà del 2021

A poche ore dalla fine del 2021, mi ritrovo a fare bilanci. Lo faccio sempre. Non credo di essere l’unica ad affermare che anche il 2021 sia stato un anno tosto e incerto, come il 2020. A me forse è andata meglio di altre categorie. Penso a tutti coloro, che, come mio marito, erano legati ad attività turistiche nelle città d’arte, che hanno perso il lavoro e lo hanno visto ripartire con molta lentezza. Ancora oggi Firenze soffre della mancanza di turisti oltreoceano e molte attività commerciali sono a rischio.

Invece la mia attività professionale? Ho passato il primo semestre a fare lezioni online di social media marketing, Instagram strategy, SEO e web marketing turistico. Ormai conosco pregi e difetti di ogni piattaforma (Zoom, Meet, Whatsapp, Streamyard etc.)!

Con l’arrivo della stagione più calda sono ricominciati i corsi in aula, le consulenze dentro alle aziende e alcuni convegni. Fra fine novembre e inizio dicembre ho potuto partecipare in presenza a un paio di eventi importanti, e seppur con tutte le limitazioni del caso – posti contingentati, mascherine, distanziamenti etc. – è stato bello rivedere un po’ di colleghi e amici del settore.

Se il Covid19 ha bloccato gli spostamenti fisici delle persone, ha sicuramente smosso un po’ le dinamiche del digital. Il boom di molti e-commerce, l’aumento dell’utilizzo dei social network, soprattutto per le fasce d’età più grandi e l’accelerazione di alcuni fenomeni già iniziati l’anno scorso, quali il video marketing o le virtual experiences, sono alcuni degli aspetti che ho notato e che ho trovato confermati nei due eventi ai quali ho preso parte.

BTO 2021

Certo, la BTO 2021 (che si è svolta a Firenze dal 24 al 20 novembre) non è stata la BTO del 2020 dove parlai di Influencer Marketing davanti a una sala gremita alla Stazione Leopolda, e subito dopo aver intervistato nientemeno che uno dei pezzi grossi di Tripadvisor in plenaria.

Però intanto si è fatta. Con modalità ibrida: metà in presenza e metà in remoto, e distribuita su 5 giornate per permettere di sfruttare bene gli spazi di Nana Bianca, il bellissimo coworking di Firenze dove da quest’anno ho preso una scrivania.

Grazie a Sara di www.thewinelinker.it per la foto!

La mia partecipazione era anche stavolta duplice, il primo intervento era la moderazione di un panel dedicato ai tour esperenziali: una chiaccherata/intervista con GetYourGuide, società che dal 2008 propone tour ed esperienze in tutto il mondo, insieme a QuestoApp una nuova app dedicata al travel gaming. Due realtà vivaci e interessanti.

TAKEAWAY – Da entrambi è emerso come il modo di viaggiare sia cambiato a causa della pandemia: i turisti oggi vogliono flessibilità, sicurezza, autonomia e svago. E magari restare all’aria aperta!

Grazie a Giulia Eremita per la storia

Il secondo speech è stato impegnativo (lo dico ogni anno!) ed era dedicato all’utilizzo delle piattaforme per realizzare video “virali” (Tiktok, Instagram, Youtube, Pinterest..) . Dapprima è intervenuto il responsabile commerciale di Tik Tok Italia, poi da remoto si sono collegati alcuni content creator (i travel blogger Miprendoemiportovia e la nomade digitale WildFlowerMood) che ci hanno raccontato l’evoluzione dei video nei loro racconti.

TAKEAWAY – Oggi pubblicare un video con la speranza che diventi virale, o meglio che abbia tante visualizzazioni, vuol dire fondamentalmente realizzare un video corto, con ritmo serrato, bella musica, buon montaggio e formato corretto, verticale, capace di emozionare, intrattenere, sorprendere. Il boom dei reels di Instagram, degli short video di Youtube e l’arrivo delle ideas su Pinterest sottolineano quanto la modalità comunicativa lanciata da Tiktok stia spopolando fra le nuove generazioni, ma di fatto ha creato uno standard visivo per tutti.

Grazie a Serena Puosi aka https://www.mercoledituttalasettimana.com/ per la foto

Social Media Strategies

Il 1 dicembre sono andata a Rimini al Social Media Strategies a parlare, tanto per cambiare, di Influencer Marketing. Altro tema che mi tocca molto da vicino dal momento che lo vivo sia lato aziende, che lato content creator. C’è molta curiosità nelle aziende. Quello che vedo è un emergere di interesse verso i nano e micro influencer, capaci di portare risultati con basso budget.

Oltre il mio speech ho ascoltato una interessante riflessione di Giorgio Taverniti su Youtube, che mi ha confermato quanto la divisione SEO vs SOCIAL sia ancora meno netta del passato e che oggi un’azienda che comunica online debba sapersi muovere su più fronti, capendo quale piattaforma usare, quando e perché.

Sono contenta di avere un background SEO che mi aiuta quando devo fare una strategia digital a 360 gradi e anche se ora sono molto attiva su Instagram e tutto quello che ci ruota intorno, mi rendo conto che le cose possono cambiare. Ho iniziato con i blog, poi mi sono spostata su Facebook, Twitter & Instagram. Mi fa piacere che abbiano inventato il termine “content creator” che include un po’ tutto!

Concludo pensando a cosa mi riserverà, lavorativamente parlando, il 2022. Tutti i cambiamenti che Instagram ha lanciato nel 2021, mi mettono di fronte al fatto che per essere sempre sul pezzo bisogna studiare, formarsi, testare. Quello che valeva 1 anno fa, già ora potrebbe non essere più corretto.

Dall’altra parte noto nei miei corsi, in aula oppure online, tanta difficoltà a comprendere le logiche e i meccanismi di funzionamento del marketing digitale, così distante dalla pubblicità televisiva con la quale siamo cresciuti.

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