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Le grandi aziende che fanno web 2.0

La scorsa settimana ho partecipato da due eventi.

SMAU Bologna: un po’ sottotono rispetto a SMAU Roma, ma sempre valida la formula della Marketing Arena (dove ho rivisto con piacere Luigi Sciolti, Davide Vasta e Barbara Bonaventura). Buffo il contrasto fra gli argomenti trattati (Seo, social media, marketing 2.0) e le aziende intorno che vendevano gestionali e… registratori di cassa! L’arena era sempre piena durante gli interventi che ho seguito, mentre agli stand non ho notato molta affluenza (ma era l’ora di pranzo). La mia presentazione, quasi identica a quella di Roma, la trovate su Slideshare.

ENTERPRISE 2.0 a Milano:  mi aspettavo poca gente visto il prezzo (1000 € per le 2 giornate), invece era strapieno. Discreto il livello degli speech, soprattutto quelli internazionali.  Molto business oriented: un’altra faccia dello stesso argomento trattato anche a BTO. Il punto è il solito: le aziende devono aprirsi al social e al web 2.0, ma devono esser consapevoli che questo:

  • impatterà sui processi decisionali
  • potrà avere effetti benefici (riduzioni di costi, miglior conoscenza dei gusti del consumatore), ma…
  • potrà aprire il fianco alle critiche
  • necessita di risorse in termini di tempo e conoscenze: investire in risorse umane!

Dopo lo speech iniziale nella sala comune, le persone si sono divise: chi al Barcamp (che non ho potuto seguire per il sovrapporsi di più cose), chi nelle salette tematiche: HR 2.0, marketing and sales 2.0, innovation 2.0. Io ho fatto la spola fra le ultime due.
Il primo caso che ho seguito era relativo al lancio della nuova Citroen C3 Visiodrive con un forte uso di video ed “emozioni” inviate dagli utenti.

mulino-che-vorrei.gif

Il secondo invece era di Barilla per l’operazione “Il Mulino che vorrei”: una piattaforma per chiedere alle persone idee da realizzare. Idee che sono state vagliate una a una e poi messe al voto per un’eventuale realizzazione.
Risultati?
– 5.000 idee ricevute
– 2.100 idee pubblicate
– 212.000 visite
– 949.500 pagine viste
– 10.200 pagine indicizzate
– 22.600 fan su facebook
– 800 post su siti e blog

Brillante il responsabile, Pepe Moder, che ha mostrato anche altri dati su iniziative web 2.0 del gruppo Barilla.

Nel pomeriggio ho seguito le interessanti discussioni di Esteban Kolsky, presidente e fondatore di ThinkJar, Francois Gossieaux, cofondatore di Beeline Labs e Mark Tamis di NET-7. Non c’è niente da fare sono a un livello superiore. Sul sito – pare – presto verranno caricati video e interventi.

E a proposito di social media vi lascio con un link pervenutomi tramite Andrea Vaccaro, dove si elencano i 5 consigli che un’azienda dovrebbe seguire per far sì che i messaggi (commerciali) sui social networks vengano notati senza essere accusati di spammare:

the question is that how business owners can get themselves noticed without getting themselves marked as spammers or getting shunned from the community and leverage the social media benefits

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