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Turismo online: e poi dicono che c’è la crisi…

Prima di trovare il tempo per sistemare e pubblicare il post di Toscanalab con i dati su Google sul turismo in Italia (estate 2010), mi prudono le mani e devo scrivere un paio di cose.

Mi è successo di voler prenotare un agriturismo in Toscana, per il weekend: trovo una superofferta su Booking ma scopro che la mia VISA era scaduta il giorno prima (grazie all’inefficienza di Poste Italiane che hanno stabilito che il mio recapito postale quel giorno era introvabile, non ho ricevuto la nuova). Faccio allora una cosa che non faccio mai: cerco su Google la struttura e provo a contattarla direttamente (penso che alla fine gli convenga pure! non pagheranno la commissione a Booking).

Trovo per fortuna subito il sito in questione, i contatti (miracolo!) sono belli pubblicati nel footer, vedo un cellulare e penso: meglio! risponderà sicuramente qualcuno! Utopia: passano le ore e niente. Penso che magari appartiene a qualcuno non fisicamente nella struttura e opto per il modulo contatti (rimpiangendo la vecchia mail). Niente, passano le ore e nessuno risponde. Ovviamente non esiste un fisso da chiamare.

Al che un amico mi indica un’altra struttura ricettiva: provo ad andare sul sito. Lento, persino con la Adsl: parte una musica (Voglio Vivere così… sob) al limite del fastidioso. con una introduzione assolutamente inutile e controproducente, e dopo un’attesa che pare infinita una serie di filmati si animano. E basta. Non ci sono pagine cliccabili, non c’è menù, non ci sono prezzi, non ci sono descrizioni. Insomma niente.

Ma come possono pensare che la gente prenoti con un sito del genere?

Si parla tanto di crisi ma secondo me la crisi è gestionale!

Scusate lo sfogo.

4 commenti all'aricolo “Turismo online: e poi dicono che c’è la crisi…

  1. E’ una triste verità.
    Le aziende non solo non comunicano ma, peggio, pare abbiano paura a rendere possibile un contatto da parte del potenziale cliente.

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