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Il keyword tool di Google non ci aiuta più

Ogni estate c’è da aspettarsi una bella sorpresa da BigG. E questo 2016 si è portato dietro una piccola ma significativa modifica, che avrà un impatto su molti SEO.
Zitto zitto il keyword planner di Google, che si trova dentro il pannello di Adwords, usato da noi tutti per stimare i volumi di ricerca di una certa parola chiave, ha subito un grande drastico cambiamento, ovvero è sparita la possibilità di vedere con esattezza i volumi di ricerca delle parole chiave.
Se fino a poco tempo fa, una volta data una certa keyword potevate sapere il numero esatto di ricerche mensili, anche per località, ora compare un dato aggregato del tipo 10k – 100k.
Ovviamente è molto difficile poter scegliere quella giusta fra risultati in apparenza così simili (anche se magari una variazione di keyword ha 10.500 ricerche mensili e l’altra 99.500!!!).
Ah, pare che questa limitazione sia soltanto per chi non è un grande investitore su Adwords (sob).
La motivazione? ci arriva ufficialmente dalla Community Manager CassieH, del forum Adwords: “This change aims to prevent “bots” from submitting an overwhelming number of searches in Keyword Planner, which was slowing down the tool and occasionally causing errors that prevented people from using the tool.
Ma quel che ne risulta è un problema per tutti i professionisti freelance e piccoli SEO che non hanno sufficiente budget per investire su Adwords – a proposito ma di che cifra stiamo parlando esattamente? – e che ora non hanno più strumenti per poter aiutare i propri clienti nella fase di ottimizzazione dei propri siti.

Che succederà a chi fa questo mestiere?

2 commenti all'aricolo “Il keyword tool di Google non ci aiuta più

  1. Eh già come ogni estate, quando meno te lo aspetti Google si alza e sa che deve correre più di ogni SEO …Il consiglio è quello di utilizzare stumenti come SEOZoom o Semrush! Personalmente utilizzo entrambi e vedo ancora i vecchi volumi di ricerca.

  2. A distanza di tempo, in un’altra estate 🙂 il consiglio resta cmq quello di usare piattaforme come giustamente riporta già Egidio. C’è da dire che google in mano ad un non professionista non credo che possa portare ad avere grandi risultati. Prima o poi la grande G dovrà supportare un po’ di più i professionisti del settore.

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