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Google Penguin: occhio a chi vi spinge!

E’ bello preparare il materiale, aggiornato al 2012, per un corso che ha varie date durante l’anno, e dover cambiare le slides di continuo per star dietro ai cambiamenti di Facebook e Google!

Sono arrivata a Milano, la scorsa settimana, alla seconda data del Corso Nazionale di Web Marketing Operativo che sto portando in aula per conto di Madri Internet Marketing, a pochi giorni di distanza dall’annuncio di Google Penguin. E ovviamente non ho potuto apportare le modifiche al programma, per raccontare quello che si annuncia come uno dei più drastici e cattivi interventi sul posizionamento dei siti da parte di Google.

Dopo che i SEO di tutto il mondo hanno imparato a conoscere e temere il Panda, ecco che Google si “diverte” a presentarci un altro “animale”: il Penguin, capace di penalizzare pesantemente tutti coloro che hanno fatto campagne di link building scorrette.

Cosa è andato a colpire in particolar modo? I link da siti di basso livello e gli anchor text tutti uguali. Per il momento parrebbe sembrare un algoritmo in grado di colpire solo le keyword posizionate con tecniche Black Hat. Ma è ancora tutto da vedere. Qualcuno sospetta che le penalizzazioni siano attive soprattutto con siti giovani e con basso Pagerank.

Qui trovate:

– un link utile di un post che ho scritto su Wmtools dove spiego meglio che tipo di siti sono penalizzati

– una bella discussione sul Forum di Alverde con tanti commenti

– il blog di Giorgio dove se ne parla http://seoblog.giorgiotave.it/video-google-penguin-update/2281

– un utile strumento per capire se i nostri link sono “pericolosi”: Google Penguin Backlink e Anchor Text Analyzer

– per coloro che parlano inglese un ottimo post su cos’è Penguin

2 commenti all'aricolo “Google Penguin: occhio a chi vi spinge!

  1. Bell’articolo Nelly 🙂 Come al solito! Volevo solo fare la parte dell’avvocato del diavolo per un dubbio che mi è venuto… Il tool di Google per vedere se i tuoi link sono “pericolosi”, non solo richiede il tuo nome a dominio e le anchor text ma anche la tua email e l’accettazione della voce “Penso che il mio sito sia stato penalizzato da Google Penguin”. Non è che Google utilizza questo tool anche per scovare i potenziali BlackHatters?

  2. Ciao Flavio,
    il tool per vedere se i tuoi link sono “pericolosi” è fatto da Aperion.it, una SEO agency fiorentina, che non ha niente da condividere con Google. Non ti preoccupare i dati sono in buone mani ed il report che otterrai dovrebbe darti delle indicazini interessanti se ritieni di essere stato colpito da Google Penguin.

    Riguardo a Google…. ha già tutto quanto necessario per “bannarti” o “graziarti” non gli mancano sicuramente i dati.

    Saluti e non mancare di provare il nostro tool gratuito http://www.googlepenguin.it

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