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BTO 2015: a caldo

L’ottava edizione di BTO è stata una vera valanga di dati, imput, riflessioni. Se dovessi, a caldo, riassumere gli argomenti trattati in questi due giorni, quasi come fosse una vecchia tag cloud potrei dire: Social, Mobile, BigData, Real Time Marketing, Social Sharing. Ovviamente c’è molto di più! Ma è davvero dura raccontare tutto.

I numeri della BTO 2015

Una manifestazione che è cresciuta di anno in anno, capace di registrare nel 2015 oltre 10.000 presenze, (+10% ticket venduti, +23% espositori, + 18% di fatturato) con 250 speaker e 400 tra giornalisti e blogger accreditati. Oltre 4000 persone hanno seguito lo streaming, oltre 24.800 tweet con l’hashtag ufficiale #bto2015. Sul palco oltre ai più importanti operatori del settore (Google, Expedia, Tripadvisor, Facebook, Booking, Airbnb, ecc.), il presidente dell’Enit, il direttore del Tg2 Marcello Masi che intervista Petrini, fondatore di Slowfood, e il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Franceschini.

Proverò, tempo permettendo, a raccontare qualcosa più in dettaglio, con i prossimi post. Intanto, quello che mi è rimasto:

Big Data

A giudicare dalla mole di ricerche e dati che mi hanno sommerso in questi due giorni, comincio a capire cosa vuol dire Big Data. Il problema non è raccogliere dati, ma capire cosa farne! Nei prossimi giorni vi racconterò qualcosa delle bellissime ricerche che ho seguito:

  • – Il mercato dell’online travel (Phocuswrigth)
  • – L’andamento del turismo in Toscana (Centro Studi Turistici)
  • – Come prenotano online gli italiani (Trivago)
  • – Regioni italiani e Social Networks (Blogmeter)
  • – Come viaggiano gli under 25

Mobile

Mobile è stata una delle parole più ricorrenti in questa edizione di BTO. Prenotazioni da smartphone, uso di App, tracciamento del comportamento in mobilità, instant o real time marketing, ecc. ci indicano che i turisti faranno a meno del computer fisso, per affidarsi sempre più ai propri dispositivi mobili (che sia un tablet, uno smartphone o un Apple Watch) prima, durante e dopo le loro vacanze. Quindi… vecchi siti… addio. E anche la fruizione dei servizi sta cambiando.

Quando sei in una camera di hotel, anzichè chiamare il 9 per parlare con la reception gli manderai un tweet o chiederai via Messenger dal tuo Facebook!

Social

E infatti l’altra parola d’ordine è Social. Anche le Regioni Italiane si sono svegliate (presto pubblicherò una sintesi della ricerca Blogmeter): il 95% è su Facebook e il 90% è su Twitter.
Facebook da luogo di chiacchericcio e relazioni, sta diventando anche un canale capace di inspirare i viaggiatori, purché i gestori delle pagine Facebook capiscano le regole del Social Media Marketing: non rompere le scatole, o fare stupide promozioni a oltranza, bensì fornire contenuti utili per il turista.

OTA

Il grosso del turismo online, una roba capace di smuovere 500 miliardi di dollari l’anno, è in mano a 3 colossi: Tripadvisor, Expedia e Priceline (ovvero Booking). I piccoli operatori turistici devono trovare altre vie per intercettare le prenotazioni.

Social Sharing

Il fenomeno dei siti di condivisione & scambio viaggi, letti, cene, case, ecc. è inarrestabile. Uber, Airbnb, Gnammo, e molti altri siti forniscono un’alternativa molto appetibile per il turista. Ma generano anche questioni da risolvere: dalla legalità di certe situazioni, alla concorrenza sleale, agli standard di servizi, fino agli aspetti fiscali…

Chiudo con un plauso per l’ufficio stampa della BTO 2015: preciso, affidabile, attento, rapido (mandavano i comunicati nel momento stesso se non prima degli speech). Bravi!

La manifestazione è stata molto coinvolgente anche su Twitter. Mentre ero in Fortezza ho controllato con Tweetreach la diffusione dell’hashtag ufficiale #bto2015 e ho visto che ha raggiunto quasi 200.000 account.

Mi ha fatto piacere che fra i contributor più attivi ci sia pure il mio! (@nelli)

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