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Quando i social networks sono il mezzo di comunicazione…

Succede che in Toscana e a Firenze nevichi come non accadeva da anni… succede che i mezzi di comunicazione tradizionali siano lenti a dare le notizie, tranne le radio che si trasformano nell’unico strumento per sapere e dire cosa sta succedendo (le migliaia di persone bloccate sull’A1 fra Firenze e Arezzo non avevano nessuna informazione nè da Autostrade nè da altri enti, potevano sapere qualcosa e lanciarsi messaggi, solo tramite un paio di radio locali).

E succede allora che a Firenze il sindaco comunichi a tutti via Facebook e via Twitter. Molti hanno criticato questo comportamento che io invece ho trovato molto intelligente: non solo le persone a casa potevano leggere e commentare (spesso aggiungendo dettagli su realtà locali su alcune zone, fra un insulto e l’altro all’amministrazione) ma era anche un canale ufficiale e rapido per dire cosa fare.

Per esempio quando il sindaco ha detto che le scuole oggi sarebbero state chiuse oppure che la ZTL era stata eccezionalmente aperta, o i parcheggi gratuiti per chi era rimasto bloccato a Firenze.

A quel punto erano i media tradizionali a sapere che esisteva un punto di accesso e distribuzione di informazione con notizie ufficiali, da poter rilanciare (come ho sentito fare alla radio).

Nel mio piccolo quando volevo sapere se potevo andare a recuperare la mia auto mollata in un’altra zona di Firenze, mi è bastato chiedere sulla bacheca di Facebook se qualcuno che abita in quella zona aveva info + aggiornate rispetto ai giornali o alle radio (per non parlare della tv! troooppo indietro) e in pochi minuti ho avuto risposte da tutti! Con tanto di foto e video!!

8 commenti all'aricolo “Quando i social networks sono il mezzo di comunicazione…

  1. ‘Sto Renzi mi inizia a piacere.. i social erano il miglior mezzo di comunicazione per una giornata come ieri, senza dubbio, bravo!

  2. Renzi non mi fa impazzire e non credo che sia meno rottamato degli altri. Ma c’è da dire una cosa: sa comunicare. E probabilmente sa anche fare il sindaco. Che i canali tradizionali abbiano fallito miseramente (SKY è stato l’unico telegiornale che dava le notizie, non le informazioni di costume) è innegabile. Isoradio non si è smentita neppure in questa che poteva essere l’occasione per riposizionarsi come canale di utilità. E invece nulla.. Su youtube e sui siti dei giornali on line ci sono le reali testimonianze di ciò che è accaduto. E dopo wikileaks, che lo vogliano o no, i politici devono mettersi in testa che l’informazione non è più manovrabile.

    1. In molti lo hanno criticato perchè scriveva su Facebook… ma solo cosi tutti sapevano in tempo reale cosa stava succedendo.
      Oltre a lui anche gli altri che usavano twitter e FB hanno comunicato + agilmente delle istituzioni.

      Le radio locali si sono salvate, mentre Isoradio, hai ragione, ha perso una grande opportunità.. ho sentito testimonianze che la infamavano per non aver alterato di una virgola la programmazione, con musiche assurde, e senza dire altro che “qualche disagio sull’A1″…!!!

      Trovo che internet e radio insieme creino un modello efficace di comunicare.. io ho seguito la conferenza stampa del Renzi in diretta via web da una radio locale…

  3. Concordo con la tua posizione.
    Ero bloccata nel traffico e con il Blackberry sono andata sulla pagina di Renzi e ho chiesto di aprire il centro. 5 minuti dopo la risposta : il centro è già aperto!Alla radio ancora nessuno ne aveva parlato.
    Mi piace questo blog…unica cosa che vorrei far notare…i termini inglesi in italiano mantengono il singolare…per cui si dice i social network..senza la s….per fare un esempio lampante : si dice alle radio, non alle radios!
    continua così!

    1. Grazie, hai ragione non ce la devo aggiungere… ogni tanto mi scappa! buffo che per alcune parole mi viene (tipo social networks) mentre per altre no (tipo blogs non l’ho mai scritto!)

  4. In una situazione come quella che si è creata a Firenze, il sindaco aveva il dovere di usare canali di comunicazione in grado di raggiungere TUTTI, soprattutto chi era già per le strade e non sapeva dove passare. Avrebbero dovuto usare in primo luogo le radio (che le persone bloccate in auto avrebbero potuto ascoltare), cui “dettare” il polso della situazione direttamente dalla sala dei vigili urbani (usando le n-mila telecamere che hanno sparso ogni dove). Radio che, detto per inciso, sono state stra-lodate per aver fatto girare le informazioni che arrivavano direttamente dagli ascoltatori, prima di tutto Lady Radio e Controradio (per i non fiorentini, la prima è forse la più famosa radio privata cittadina, mentre la seconda è il “canale ufficiale” delle persone di sinistra, quindi molto ascoltata a Firenze).

    Credo che sia sbagliato criticare Renzi per aver comunicato via Facebook. Trovo invece giusto criticarlo per aver comunicato SOLO via Facebook.

    I siti ufficiali, quelli dove ti aspetteresti di trovare le informazioni, hanno fatto un buco nell’acqua clamoroso. Il sito di ATAF sabato mattina (il giorno dopo) era molto difficilmente raggiungibile. E quando ci arrivavi scoprivi che l’ultimo aggiornamento era alle 18.30 di venerdì (ma si erano preoccupati di fare una grafica apposta per l’emergenza neve). Il sito viaggiatreno di Trenitalia, dava come “in orario” treni che manco erano partiti, e che mai sarebbero partiti.

    Vorrei segnalare, approposito, la “simpatica” pubblicità di Trenitalia con i fiocchi di neve, sul loro sito ufficiale. Fossi in loro, l’avrei fatta sparire, almeno per qualche settimana…

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