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Perchè l’ecommerce non decolla in Italia: quante complicazioni a pagare con la carta di credito

Oggi vi voglio raccontare perchè in Italia la gente non acquista su Internet con una storiella capitata a me.

Da anni avevo una Visa e ho sempre acquistato su Internet comodamente. Poi al momento del rinnovo, a causa credo di un postino svogliato, non mi arriva la nuova carta. Provo a riordinarla contattando CartaSi e – ahimè – la mandano in filiale e … se ne perdono le tracce. Così la banca – che di recente è stata acquistata da un gruppo nazionale più grande – mi propone una Mastercard facendomi rinunciare alla Visa (chissà quando le arriva, ci possono volere mesi!).

Sono perplessa… soprattutto quando la signorina (idiota) dello sportello mi dice “grazie a un meccanismo di sicurezza (ovvero codice utente e password) lei potrà acquistare in tranquillità su Internet!“. Provo a spiegarle che io acquistavo già in totale tranquillità con la mia Visa visto che so che i sistemi interbancari tutelano molto di più i consumatori dei venditori. E le chiedo se questo meraviglioso meccanismo di sicurezza non finisca per fare da intralcio su alcuni siti. No, no tranquilla.

Le chiedo anche se devo attivare la carta. No, no tranquilla.

Dopo una settimana provo ad acquistare un volo su internet e il sistema mi rimbalza. Ovviamente non mi dice il motivo, ma alzo il telefono e chiamo il numero verde per avere spiegazioni.

Ovviamente la carta andava attivata e per fare gli acquisti su internet è necessario questo assurdo codice utente, da combinare con una fantomatica password che pero’ io non ho mai ricevuto.

stia tranquilla la riceverà entro breve, magari domani!” peccato che a me serva oggi.

Non mi perdo d’animo, contatto una persona che mi puo’ prestare la sua carta di credito e me la detta per telefono (alla faccia della sicurezza). Immetto tutti i dati: numero, scadenza, codice sul retro e… ops schermata di passaggio intermedio:

Proteggi i tuoi acquisti on line

Il servizio Verified by Visa è nato per consentirti di effettuare i tuoi acquisti on line in tutta sicurezza grazie all’utilizzo di una password di riconoscimento da te scelta in fase di registrazione al servizio. Compila i campi sottostanti per registrarti in modo semplice, veloce e completamente GRATUITO.

E mi chiede il codice titolare!

Già, peccato che la persona così gentile non abbia in mano il suo codice titolare e non abbia neppure idea di dove trovarlo. Morale della favola sono bloccata. Addio volo, addio vacanze.

Certo che… se anzichè complicarci la vita in questo modo ci lasciassero comprare in santa pace quello che vogliamo, forse l’ecommerce decollerebbe anche in Italia.

15 commenti all'aricolo “Perchè l’ecommerce non decolla in Italia: quante complicazioni a pagare con la carta di credito

  1. Senza voler entrare nel merito “tecnico” della vicenda (anche perché non ne avrei le competenze) posso dirti quello che faccio io quando acquisto voli (ed altro) on line: utilizzo una semplice carta di “debito” ricaricabile, tipo la Postepay per intenderci. Chiara e semplice, ricaricabile per quanto ti serve, utilizzo immediato e…dulcis in fundo, molte linee aeree non ti fanno pagare le commissioni!

  2. E’ solo un problema di customer care. La password non ti deve arrivare, la devi scegliere tu cliccando lì per registrarti. Per le carte nuove fa così anche la visa. A me non chiese codici utente, hai già provato mettendoci il numero di carta?

  3. Trovo anch’io particolarmente odioso il verified by visa, tanto che ormai uso quasi sempre solo l’american express

    li se hanno dubbi in 3 secondi squilla il telefono e ti chiedono “Lei ha appena acquistato xyz?” 🙂

  4. Purtroppo questi sistemi di sicurezza si stanno estendendo a tutti gli operatori in tutto il mondo ed i vari sistemi tipo VbV e Sercurcode di Mastercard saranno la regola.

    Anche io con la carta aziendale ho spesso problemi e la banca non sa neanche come aiutarmi, almeno a te hanno detto della megapassword! 🙂

    Quello che manca comunque è un’informativa chiara per i consumatori e sopratutto una procedura standard ed unica per tutti che non generi tutta uesta confusione. In Italia poi il problema è amplificato dall’ignoranza cronica su questi sistemi di chi dovrebbe fornire le informazioni agli utenti (nel tuo caso l’addetta allo sportello).

    C’è un nostro cliente che non è riuscito a testare ancora il gw di pagamento nuovo attivato sul suo sito con la sua carta perché non riesce a capire come attivarla per gli acquisti on-line. Per fortuna i suoi utenti pare se la stiano cavando bene e pagano come prima (o così pare).

  5. vero Roberto: spesso l’ìignoranza la fa da padrone.
    dalla tizia della banca che non sapeva di dover richiedere la password e che mi rassicurava che cosi finalmente gli acquisti sono sicuri! (io ho sempre acquistato in totale sicurezza con la mia visa cartasi senza password… sob)
    ai tizi del call center che ti rimbalzano da una parte all’altra

    basterebbe dirti per pagare su web devi fare questa procedura.

    per la prepagata: nei giorni scorsi un amico voleva pagare 7 voli sul sito ryanair, non ha potuto farlo perchè la carta aveva un massimale…. di ricarica!

  6. Trovo molto curiosa la storia della reticenza (o difficolta’) degli italiani a comprare online: qui lo si fa tutti quanti per comprare di tutto, solitamente senza troppi problemi… anzi ora tocco ferro, va’!
    Un saluto dall’Arizona,
    Moky

  7. Ho sempre comprato biglietti del treno, rivcariche telefono sul internet: mai avuto problemi con la VISA.
    Fino ad agosto (lontana mille miglia dall’ITALIA) quando sul portale della TIM dovevo caricarmi il telefono. Morale, alla fine della procedura mi appare questa cosa del codice.

    Ora, io non ero sola e quindi l’animo gentile di chi era con me ha acquistato al posto mio (il codice ce l’aveva). Ho riprovato con i biglietti aerei, e proprio giorni fa per l’acquisto di biglietteria marittima.

    Voglio dire: primo nessuno ci ha informato, secondo non ce lo mandano a acasa questo codice, ma dobbiamo andare noi in banca. Io sto a Firenze, ma la mia banca è a Empoli. Chiedere un permesso per andare in banca a Empoli e chiedere il codice mi sembra un tantino complicato!

  8. Ciao Elena ti rispondo da EBottegaio per spiegarti cosa sta succedendo nel mondo delle CC.

    Agli inizi bastava il numero e la scadenza, poi per arginare il problema dell frodi si è iniziato a chiedere in CVV2 (per VISA e Master) o il 4DBC (per AMEX) ma purtroppo il giochino è durato poco.
    All’ora i Sistemi Interbancari che in Italia emettono la quasi totalità delle Master e VISA si sono inventate il 3D Secure (http://www.cartasi.it/gtwpages/common/index.jsp?id=AzEkHWwxme).

    Questo sistema prevede alcuni passi per poter utilizzare la CC OnLine e precisamente:
    – Attivare la carta
    – Associare una propria password per gli acquisti OnLine

    Il tutto lo fai tranquillamente via web dal sito http://www.cartasi.it.

    Il vero problema sta che la tua banca, come qualsiasi altra non ha istruito i propri dipendenti che rispondo con cose che non centrano, quello che arriva per posta in realtà è il PIN per i prelievi e non la PassWord per l’uso in Internet.

    Insomma le solite cose italiane fatte alla alla “Membro di Canide” scusami l’eufemismo.

    Per chi esalta le ricaricabili vorrei dire che la sicurezza di una CC a saldo non potranno mai darvela prima di tutto perché non sono Carte di Credito ma Carte di debito che fanno finta di essere di credito, non hanno un estratto conto contestabile per 60gg dell’emissione.

    Oltretutto non è vero che non hanno costi, oltre a quello di ricarica in realtà chi le emette guadagna sugli interessi nella gestione di quei capitali depositato per l’uso delle prepagate che a voi non rende nulla non essendo sul vs. conto corrente.

    Non stimano parlando di spiccioli pensate solo a quante PP sono state emesse se anche solo per un giorno vengono lasciati per ognuna una media di 25€ fanno un capitale enorme che genera una grossa quantità di interessi.

    Scusa per la risposta lunga.

    Ciao

  9. Si hai ragione mi sono cdoeradnttto.Forse perche8 la discussione e8 ampia e complessa. Dico che la situazione in Italia continua nella maggior parte dei casi a sviluppare progetti web che sono mere vetrine auto-referenziali, sviluppate senza considerare le esigenze dell’utente. Te lo dico per esperienza personale. Ho sviluppato molti progetti web per aziende piccole e grandi e alla fine il progetto era solo il risultato dei capricci del dirigente di turno che preferiva il sito verde piuttosto che giallo senza perf2 preoccuparsi di un’analisi di marketing e dei target cui la sua aziend poteva rivolgersi. Allora la mia domanda inziale e8 quasi una paura che oramai l’utente internet italiano si e8 abituato al basso livello offertogli e sono in pochi ad aver scoperto il world wide web e vere piattaforme web 2.0 (flickr, last fm, facebook, etc). Ho scritto troppo?

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